CITAZIONE (ste.dan @ 9/3/2009, 09:21)
La tensione nominale della batteria è di 3,7V, a fine carica è ben di più e quando il cellulare si spegne non è di molto al di sotto della V nominale
CITAZIONE (zamboj @ 9/3/2009, 12:14)
è che il telefono stesso non può farlo! Noi parliamo di 3,7V, 4V, 3,5V...
Ottima spiegazione ragazzi , vi siete dimenticati di citare però che le batterie subiscono l’effetto della scarica non solo per via di carico ed assorbimento, da ricordare poi che le batterie del V9 con tensione nominale 3.7V, come di tutti gli altri Motorola della serie Razr, sono agli ioni di litio e possiedono dunque una densità energetica superiore, un autonomia prolungata in un 'involucro' più leggero e più piccolo, anche perchè il litio è un metallo leggero meno pesante soprattutto del nickel, questo ha permesso di creare batterie dalle dimensioni molto contenute per poter essere adattate alle forme dei nostri cellulari in spazi sempre più ridotti. Da non dimenticare poi che la batterie agli ioni di litio non soffrono del famigerato ‘effetto memoria’ ne consegue quindi anche un allungamento del periodo di vita utile delle batterie che, possono essere ricaricate in qualsiasi momento, senza dover rispettare il fastidioso ciclo completo di carica/scarica per mantenere performanti le prestazioni, come accadeva nelle vecchie batterie al nickel in cui si formavano dei maledetti cristalli che impedivano la piena ricarica, e quindi il classico 'effetto memoria' di cui parlavo sopra, chi ha posseduto i primi cellulari lo ricorderà. Gli ultimi modelli delle batterie agli ioni di litio si ricaricano molto velocemente fino all’80% della loro capacità in poche ore, passano quindi alla cosiddetta carica di mantenimento, infatti nel caso dei nostri V9 occorrono circa due ore (testato) per ricaricare la batteria completamente. Una volta completata la carica, l’energia accumulata nella batteria tende a diminuire anche se essa non è collegata ad alcun carico. La scarica avviene a causa della corrente che scorre attraverso la resistenza interna della batteria presente tra anodo e catodo e quella dovuta all’isolamento tra i due elettrodi. Nel caso specifico delle batterie al litio, (basta consultare qualsiasi scheda tecnica) esse mostrano una perdita di energia accumulata pari al 10% in 12 settimane ad esempio ad una temperatura di 20 gradi, perdono circa lo 0.1% al giorno in condizioni di completa inattività. Ad esempio a 30 gradi, anche senza essere usata, una litio perde circa lo 0.45% al giorno. Inoltre, al termine di ogni singolo ciclo di carica, la capacità totale della batteria diminuisce e perde una determinata percentuale della sua vita utile, ovviamente non è un dato assoluto; dopo una serie completa di cicli di carica/scarica la capacità che aveva in origine si riduce sempre di più fino al suo completo esaurimento. Per fare un esempio generico riferito alle normali litio, si può avere una riduzione della capacità di circa l’80% del valore iniziale dopo 500 cicli di carica/scarica, parlo sempre di dati indicativi, di assoluto non c’è nulla in quanto questi parametri variano da terminale a terminale. La riduzione della capacità totale accade per effetto del fenomeno del degrado degli elettrodi, il tutto dipende ovviamente dall’uso, cioè da quanti cicli completi di carica/scarica vengono effettuati nel tempo.
A mio avviso poi non servono modifiche per prolungare la carica e la vita della batteria, basta seguire dei piccoli accorgimenti come ad esempio completare un ciclo di carica/scarica almeno una volta al mese sopratutto quando il terminale resta inutilizzato, non caricare e non esporre la batteria in ambienti molto caldi, tipo d’estate ai 30 gradi e oltre, non conservare batteria e terminale in luoghi troppo caldi o eccessivamente umidi, l'autonomia in condizioni ambientali sfavorevoli è sempre ridotta. Lo stato di salute e massima performance di una batteria si ottiene dopo i primi tre cicli di carica/scarica, (1 minuto di conversazione corrisponde circa a 10 minuti di stand-by). Evitare le continue accensioni del display a vuoto, gli smanettamenti con i vari livelli della suoneria, il continuo cambio di frequenze, ovviamente tanto più vicini ci troviamo alla stazione radio trasmittente, tanto minore sarà la potenza impiegata per assicurare la comunicazione, ogni volta che effettuiamo spostamenti sul territorio il terminale esce dalla zona di copertura, comincia la ricerca del segnale usando tutta la potenza disponibile e questa è una grande fonte di consumo, l'insieme dei circuiti che compongo la parte trasmittente del cellulare richiede maggiore energia alla batteria rispetto alla parte ricevente. Assicurarsi di avere anche delle SIM di ultima generazione come le ultime SIM card phase-II che riducono il consumo grazie ad una elettronica che funziona ad una tensione inferiore. Evitare anche di lasciare il cellulare in stand-by in zone completamente prive di segnale, etc.